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giovedì 26 luglio 2007

Here We Go

Ognuno di noi ha dei momenti in cui pensa agli avvenimenti che influenzano la propria vita e riflette sulle decisioni da prendere…Bene, il mio momento si è nuovamente presentato, dopo un periodo PIENO di emozioni, esattamente domenica scorsa, 15 luglio 2007, alle 4.50 del mattino.

Tornando a casa dalla disco, il mio amico Luca aveva bisogno di un passaggio…e non fu semplicemente un passaggio dal momento che aveva bisogno di parlare. Mi chiese: “secondo te è giusto dire che l’amore vero è uno?”

Fu più di una domanda. Mi raccontò un po’ della sua vita (è amico di un amico, per cui non conoscevo “vita, opere e miracoli”) e di quello che l’ha fortemente influenzato nell’ultimo anno.

“Mi è sembrato di vedere passare il treno giusto ed io non son stato in grado di salirci”.

Esattamente è stata questa frase che mi ha fatto pensare mentre tornavo a casa.

Sulla strada statale non c’era nessuno. Solo il rumore del motore della mia Panda che, come ogni sera, ha fatto il suo dovere. Guidando di notte (ecco il perché del titolo del blog) ricordavo ciò che mi era accaduto proprio nelle ultime settimane mentre le prime luci dell’alba cominciavano a farsi spazio nel blu che diventava azzurro. E la radio trasmetteva una canzone vecchia di qualche anno: Amore mi dai, di Paola e Chiara. Era un po’ che non l’ascoltavo. Mi sembrava di essere il protagonista di un film in cui i suoi pensieri davano vita a delle immagini…le mie.

“certe volte ho come l'impressione
di dipendere dalla tua idea di me
certe volte ho come l'impressione
di essere soltanto quel che piace a te”

Perché bisogna essere legati all’idea che gli altri hanno di noi? Perché bisogna necessariamente apparire belli e “bravi ragazzi” quando, probabilmente, non lo siamo?

Anche se ci sembra di non sapere la risposta, fa parte del nostro ego.

Una persona con cui ho condiviso due mesi abbastanza speciali “nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia” (tranquilli, non è morto nessuno né ci siam spostati…era solo un amico speciale) mi ha detto: “sei solo testardo ed anche orgoglioso”.

Beh, conoscendomi potrei dire che testardo lo sono, credo molto nei VALORI con i quali sono cresciuto e non cambio idea finchè non sbatto la testa contro il muro e capisco che sto sbagliando (peccato che la mia testolina è parecchio dura, e per rompersi ce ne vuole)…ma orgoglioso? Semplicemente perché credo nelle mie idee e il mio orgoglio è così forte da farmi apparire sempre dalla parte del giusto? O forse sono dalla parte del giusto (e mi riferisco ad alcune situazioni particolari).

Solitamente uno avverte (o meglio, fa avvertire) i primi sintomi dell’ “ORGOGLIO” durante il periodo infantile. Da piccoli, infatti, ci si rende conto delle proprie attitudini, dei propri pregi e propri difetti. Specie se nati come “ultimi” in una famiglia numerosa (non è il mio caso visto che sono a metà). E sapete perché? Solitamente (ma non è regola fissa, sia chiaro), ci si sente quasi i migliori perché si riesce ad avere più o meno tutto ciò che si desidera. E non solo. Un mio amico mi disse che quando era solo un bambino “piccolo, biondo e viziato”, riteneva quasi impossibile che potessero esistere dei bambini più belli di lui, e quando la sorella maggiore gli ricordava che non era così, sapete lui cosa rispondeva? “DOVE?”, quasi fosse inverosimile che in qualche posto nel mondo un bambino più bello di lui potesse fregargli il trono…praticamente una nuova “matrigna” di Biancaneve di fronte al suo specchio magico.

Che io ricordi non son mai stato così egocentrico od orgoglioso, anzi, abbastanza timido, umile ed introverso…

Col tempo sicuramente le cose cambiano, saranno le esperienze di vita, saranno le persone che si incontrano…ma alla fine se siam nati in questo modo è difficile poter cambiare…se siam nati pini non potremmo mai diventare degli abeti (o meglio, tutto si può fare al giorno d’oggi, ormai la promiscuità è all’ordine del giorno e la scienza ha fatto passi da gigante).

Per cui alle volte, non bisogna cercare la risposta altrove ma dentro se stessi andando a ritroso nel tempo.

E come disse un "vecchio saggio" che dava consigli per la vita:

“…DIETRO ogni cosa c’è la giusta spiegazione, la chiave di lettura…”

Ma davvero?!? :-/

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